Nelle vacanze di Pasqua, dopo aver affrontato un lungo inverno freddo, cosa c'è di meglio di una vacanza al mare? Purtroppo però "al mare" forse non rende bene l'idea di ciò che si può fare sull'isola di Zanzibar al di fuori dei villaggi turistici.
Stavamo cercando appunto un posto caldo che ci accogliesse per una settimana, e ci siamo imbattuti in un'offerta volo charter + hotel molto buona; confrontando i prezzi separatamente vi era una grande differenza, perciò ci siamo affidati a questo pacchetto e siamo partiti.
Per cercare di non passare la vacanza rinchiusi in un villaggio turistico, ne abbiamo scelto uno formato da 6 bungalow, piccolo e tranquillo, a Jambiani. Abbiamo anche scelto di escludere dal nostro pacchetto pranzi e cene, così eravamo liberi di spostarci senza limiti di orari.
Da Jambiani, un piccolo villaggio a sud-est dell'isola, si possono raggiungere tranquillamente tutte le restanti parti dell'isola, con il dalla-dalla quelle più vicine, o con un taxi privato per le più lontane.
Se invece vi piacciono le feste e stare in compagnia di altri viaggiatori, cercate un alloggio a nord; questa infatti è la zona più turistica poichè è l'unica dell'isola che non è influenzata dal fenomeno delle maree.
Il primo consiglio che vi do è quello di non alloggiare in un villaggio turistico vero e proprio, ma di uscire autonomamente alla scoperta di Zanzibar. Infatti non è affatto pericoloso girare soli, la gente del posto è accogliente e gentile.
Il secondo, e il migliore, è di provare almeno una volta il dalla-dalla, il mezzo locale che usano gli abitanti dell'isola...a meno che non soffriate di claustrofobia!
Ecco delle foto:
Questi mezzi sono molto efficienti, compiono infatti delle tratte stabilite, e davvero economici per noi; caricano passeggeri all'infinito e, se vi va male, potreste trovarvi con qualche bambino in braccio! I turisti che si servono di questi mezzi sono pochi ed è una delle esperienze più autentiche che potete fare sull'isola. Aspettate sul ciglio della strada dove sapete che il mezzo compie la sua tratta, e prima o poi passerà; le persone che lavorano negli hotel sanno i numeri e le direzioni dei dalla-dalla, potete chiedere a loro.
Prima di partire abbiamo contattato una ragazza italiana che fa parte di un'associazione presente sull'isola, lei ci ha dato il contatto fidato di un taxista, Madebe; in realtà quest'uomo gestisce una compagnia di taxi e non vi accompagnerà lui personalmente, ma al vostro arrivo vi presenterà un suo collaboratore e durante il viaggio si assicurerà che vada tutto bene. Noi ci siamo affidati più volte a lui per i lunghi spostamenti e ve lo consiglio calorosamente. Ecco il suo numero di telefono, parla anche in italiano: 0255773033439.
I prezzi da lui proposti erano irrisori rispetto a quelli proposti dal nostro hotel, non fatevi fregare!
Come anche i prezzi dei tour proposti dal nostro alloggio erano davvero alti rispetto al costo degli spostamenti in autonomia. Perciò la parola chiave direi che è: fate tutto da soli!
IMPERDIBILE A ZANZIBAR:
Prima di partire, imparate qualche parola e abituatevi al ritmo dell'isola con il video: https://www.youtube.com/watch?v=vUrVeRGo5IM,
buon ascolto e buon viaggio!!
IMPERDIBILE A ZANZIBAR:
- Stone town: se la prima immagine che vi si forma nella mente pronunciando "Zanzibar" sono le spiagge e il mare cristallino, dovete conoscere anche la principale città dell'isola. Perdetevi tra i vicoli delle case colorate e conoscete anche la vita "metropolitana".
- Jozani forest: raggiungibile con il dalla-dalla, questa foresta ospita una specie di scimmia presente quasi esclusivamente a Zanzibar, quella dei Colobo Rossi. Le guide vi porteranno all'interno della foresta in cerca di questi esemplari, raccontandovi la storia del parco naturale; a noi è stata affidata l'unica guida donna, lei ne è molto fiera e conosce la zona come le sue tasche.
- L'escursione in barca all'isola di Mnemba: tutti sull'isola elogiano l'escursione del "Safari blu", ma questa è molto meno turistica, molto meno costosa ma soprattutto molto molto più bella! Spostatevi in autonomia e raggiungere il villaggio di Matemwe, recatevi al mercato del pesce e fatevi "adescare" da qualche barcaiolo che vi proporrà la gita sulla sua barca. Noi abbiamo pagato circa 15 euro a testa, perciò contrattate!! Il nostro marinaio ci ha portato sino ai pressi dell'isola privata e ci ha permesso di fare diverse ore di snorkelling; dopo di chè, e dopo un bel ringresco di anguria, ci ha portato in una zona al largo dove, grazie alla bassa marea, l'acqua cristallina arriva alle gambe. Non aspettatevi però di poter raggiungere l'isola, di fatti è permesso solo a chi pernotta nel suo costosissimo resort. Questa è davvero LA escursione da fare sull'isola di Zanzibar.
- Una cena tipica con l'associazione WHY ONLUS: contattata dall'Italia, abbiamo organizzato una cena in una casa dei locali nel villaggio a Jambiani; abbiamo potuto assistere alla lunga preparazione delle portate: Fatima, seduta nel retro della sua abitazione, cucina tutti i giorni per la sua famiglia con una bacinella d'acqua, poche semplici materie prime e molte spezie. Dopo, finalmente, abbiamo mangiato tutti insieme (con le mani); è inutile dire che è stato il miglior pasto e tra le migliori esperienze del viaggio. Date un'occhiata al sito: http://www.whyinsieme.org/.
Prima di partire, imparate qualche parola e abituatevi al ritmo dell'isola con il video: https://www.youtube.com/watch?v=vUrVeRGo5IM,
buon ascolto e buon viaggio!!
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