L'idea di questo viaggio è nata per caso, infatti proprio grazie al caso abbiamo scoperto che in Indonesia è più o meno sempre alta stagione, perciò il mese di Agosto sarebbe stato perfetto per la partenza.
La prima cosa da sapere prima di partire è che, avendo a disposizione solo un mesetto, non riuscirete mai a visitarla tutta e dovrete fare una selezione molto sofferta.
Noi, soprattutto per via dei prezzi, abbiamo scelto l'itinerario "classico": l'isola di Java, Bali, fino a Lombok, in poco più di tre settimane.
PERCHE' ANDARE IN INDONESIA?
- La cultura: essendo uno stato enorme, non potrà mancarvi nulla da vedere nel vostro viaggio. Pur avendo percorso solo tre delle migliaia di isole indonesiane, ciò che più ci ha colpito è la diversità culturale tra un'isola e l'altra.
- Il mare: tutti bene o male conoscono la bellezza delle spiagge indonesiane; ci sono luoghi dove sono fantastiche ed altri (solo un pochino) meno, ma varrà sempre la pena di fare un tuffo!
- La gentilezza degli indonesiani: abbiamo sempre ricevuto una calorosa accoglienza durante la nostra esperienza. In alcuni luoghi, soprattutto a Java, la gente del posto vi chiederà di fare una foto con loro, come foste celebrità, che poi appenderà in casa fieramente. Vi capiterà magari (non è così raro) di imbattervi in una cerimonia matrimoniale per le strade e, chi lo sa, anche di essere invitati.
...In realtà i motivi per un viaggio in Indonesia sono tanti quanti le isole che la compongono, quindi partite senza nemmeno un ripensamento!
IL VISTO
Il visto per l'Indonesia vi sarà dato al momento del vostro arrivo gratuitamente, valido per 30 giorni e prorogabile per altri 30.
L'ASSICURAZIONE
Come per gli altri nostri viaggi, ci siamo affidati al sito Cowervise, pagando circa 40 euro in due. Ecco il link: http://www.coverwise.it/.
I VACCINI
Prima di partire è bene contattare l'ufficio vaccinale della vostra ASL, che vi consiglierà al meglio i vaccini in base alla vostra meta.
Per l'isola di Lombok ci è stato consigliato il Malarone, un farmaco antimalarico che può avere effetti sul nostro organismo poichè è molto forte, nonostante la sua efficacia non sia totale. Una volta in Indonesia ci siamo attenuti alle regole di base per evitare le punture di zanzare e abbiamo anche assunto il farmaco, ma con il senno di poi non lo riassumerei; sulla nostra strada infatti non abbiamo incontrato nemmeno l'ombra di una zanzara! E' sempre consigliabile in queste zone acquistare un anti-zanzare e utilizzare le zanzariere.
IL VIAGGIO
Abbiamo iniziato il nostro viaggio all'aeroporto di Jakarta, dopo aver volato con la Etihad Airlines. Costo del volo: 700 euro circa. Da qua siamo subito ripartiti con un volo interno acquistato da casa, direzione Yogyakarta. La nostra scelta è stata determinata dai lunghi spostamenti che collegano la capitale amministrativa, Jakarta, a quella culturale,Yogyakarta; inoltre per il tempo che avevamo a disposizione non ci sembrava valesse la pena di visitare la parte ovest dell'isola di Java.
Il volo che ci ha portati alla nostra prima vera meta era della Lion Air e lo abbiamo comprato al prezzo di 45 euro circa a testa.
Dalle isole Gili abbiamo raggiunto l'aereoporto di Lombok e raggiunto Jakarta. Da lì siamo tornati a casa, pronti per il prossimo viaggio!
Il volo che ci ha portati alla nostra prima vera meta era della Lion Air e lo abbiamo comprato al prezzo di 45 euro circa a testa.
YOGYAKARTA-ISOLA DI JAVA
La città in sè di Yogyakarta, o come preferiscono gli
indonesiani "Yogia", è una tappa imperdibile soprattutto per gli
spettacolari templi di Prambanan e Borobudur.
Arrivati in aeroporto abbiamo preso un taxi per raggiungere la nostra homestay, che era fuori dal centro.
Arrivati in aeroporto abbiamo preso un taxi per raggiungere la nostra homestay, che era fuori dal centro.
IMPERDIBILE A YOGYA:
- I templi di Prambanan: distanti circa 40 minuti di autobus (1A da JI Malioboro). Una volta superato l'ingresso troverete due biglietterie, una per gli indonesiani e l'altra per i turisti (meglio non fare considerazioni sulla differenza di prezzo!). L'entrata ha un costo di 450 mila rupie indonesiane in due, circa 32 euro.
- Borobudur: un po' più distante dai templi di Prambanan; noi abbiamo diviso un taxi con degli amici, pagando a tratta 125 mila rupie a testa, circa 1o euro. Il complesso è incredibile! Non dimenticarvi di portare dell'acqua con voi e..di farvi belli per le foto di gruppo che vi chiederanno i turisti indonesiani. Come per gli altri templi, troverete un ingresso riservato ai turisti occidentali e l'entratavi costerà 500 mila rupie in due.
- Dintorni di Borobudur: alcune guide consigliano di visitare i villaggi nelle vicinanze di questi templi; noi abbiamo scelto, avendo poco tempo a disposizione, Nglipoh, che abbiamo raggiunto con il taxi; questo insediamento è famoso per la lavorazione delle ceramiche, in realtà abbiamo solo incontrato un piccolo agglomerato di case e tanti bambini o anziani che riposavano; se siete particolarmente affascinati dalla ceramica forse questo non è il posto adatto, ma sicuramente potrete vedere un angolo della vera Java. Se avete più tempo noleggiate una bici e vagate tra i campi lì intorno.
- Il Batik: Yogya è la città del Batik e se volete portarvi a casa un souvenir tipico acquistatelo qui; solo cercate di scovare il posto giusto e meno turistico!
TOUR AL MONTE BROMO, IJEN PLATEU FINO A BALI
Un'altra imperdibile bellezza dell'isola javanese è
sicuramente il monte Bromo, a est di Yogya; questo viene subito seguito
dall'Ijen Plateau. Abbiamo raggiunto una delle vie di Yogyakarta dove ci sono
le agenzie turistiche (JI Sosrowijaya, una laterale a JI Malioboro) e abbiamo
scelto il tour più conveniente che ci portasse fino all'isola di Bali.
Ecco il programma, con gli altri tour proposti:
Prima di tutto vi confesso che è davvero valsa la pensa di fare questo tour e se tornassi indietro lo rifarei ad occhi chiusi.
Abbiamo scelto l'
agenzia più conveniente, la Jojia adventure. Siamo partiti alle 8.30 con
pulmino da 12 persone, poi circa 13 ore di viaggio fino al nostro
alloggio alla base del monte Bromo; nei nostri viaggi abbiamo
alloggiato nei posti più particolari, ma questo decisamente è stato il peggiore
in assoluto. Siamo arrivati troppo tardi e quindi non ci è stata servita la
cena ed i "proprietari" erano un gruppo di ragazzi che sembravano (o
erano) ubriachi; abbiamo inoltre dovuto cambiare camera due volte per via
dell'acqua del bagno che non c'era; le coperte comunque non erano mai state lavate
(in nessuna camera).
La mattina successiva ci siamo svegliati alle 4 e a siamo saliti sulle jeep per raggiungere il punto dove la vista dell'alba sul monte è migliore: uno spettacolo. Vi raccomando di portare una giacca anti vento e qualcosa di più pesante se vi è possibile. Riprese le jeep, abbiamo raggiunto la base del vulcano e poi la caldera a piedi. Il ritorno è stato per le 8 e un'ora dopo siamo partiti; era in programma l' arrivo al hotel per l' Ijen Plateau alle 5 pm, ma siamo arrivati con un'ora e mezza di ritardo.
L' hotel si trovata in una vecchia casa coloniale ben tenuta, al centro del parco naturale, nel silenzio e nella tranquillità più assoluta. Sveglia all' una di mattina per vedere i blue fires, dopo 3 km di salita 45% di pendenza verso la caldera. E' stata un'esperienza trascendentale: tutta la salita nel buio più profondo e con l'unica luce dei cellulari, poi la discesa (un po' pericolosa) nella caldera. Un turista francese, ci hanno detto, ha perso la vita l'anno precedente al nostro viaggio. Abbiamo finito alle 7 e senza passare al hotel siamo andati verso il porto di Bali.
La mattina successiva ci siamo svegliati alle 4 e a siamo saliti sulle jeep per raggiungere il punto dove la vista dell'alba sul monte è migliore: uno spettacolo. Vi raccomando di portare una giacca anti vento e qualcosa di più pesante se vi è possibile. Riprese le jeep, abbiamo raggiunto la base del vulcano e poi la caldera a piedi. Il ritorno è stato per le 8 e un'ora dopo siamo partiti; era in programma l' arrivo al hotel per l' Ijen Plateau alle 5 pm, ma siamo arrivati con un'ora e mezza di ritardo.
L' hotel si trovata in una vecchia casa coloniale ben tenuta, al centro del parco naturale, nel silenzio e nella tranquillità più assoluta. Sveglia all' una di mattina per vedere i blue fires, dopo 3 km di salita 45% di pendenza verso la caldera. E' stata un'esperienza trascendentale: tutta la salita nel buio più profondo e con l'unica luce dei cellulari, poi la discesa (un po' pericolosa) nella caldera. Un turista francese, ci hanno detto, ha perso la vita l'anno precedente al nostro viaggio. Abbiamo finito alle 7 e senza passare al hotel siamo andati verso il porto di Bali.
I prezzi: comprensivo
del trasferimento a Denpasar, 50€ a testa; ai quali però si è aggiunto il
prezzo dell' ingresso al monte Bromo, pranzi e cene, e costo aggiuntivo di 150
mila rupie a testa per vedere i blue fires svegliandosi all' una invece che
alle 4 am.
Devo inoltre aggiungere che la guida indonesiana è davvero
pericolosa!
KUTA-ISOLA DI BALI
Arrivati al porto dell'isola c'era ad aspettarci, compreso
nel prezzo, un pulmino sino alla città di Denpasar; a metà strada noi e dei
compagni di viaggio siamo scesi e abbiamo contrattato con un taxista il
trasposto sino a Kuta.
Volevamo dedicarci un po' alle famose spiagge balinesi, così
ci siamo immersi nella parte tamarra e personalmente anche meno romantica dell'isola.
Non vi posso che consigliare di godervi l'acqua e l'atmosfera rilassata del
posto dopo la tirata per visitare Java.
UBUD-ISOLA DI BALI
Siamo a questo punto del viaggio abbiamo fatto base a Ubud per una settimana, girovagando per l'isola con il nostro fidato motorino. Le distanze non sono poi così brevi, perciò se avete in mente di alloggiare in diversi posti di Bali è una buona idea.
Quest'isola è stata protagonista di film, libri e sogni, infatti merita: la pace e il verde unico delle sue risaie, la gentilezza gente del posto e le offerte che troverete davanti alle case (attenti a non pestarle!!) vi rimarranno nei ricordi tra i vostri viaggi migliori.
IMPERDIBILE A BALI:
- Ubud: la città simbolo dell'isola, piena di templi e adornata dall'architettura unica balinese è davvero romantica. Il nostro hotel dava proprio su una stradina chiusa al traffico e la mattina venivamo svegliati dalle signore del posto che andavano al mercato; infatti è proprio la mattina presto il momento migliore per visitarlo. Non perdete inoltre il Sacret Monkey Forest Sanctuary, dove sembra di essere in mezzo alla giungla..se non fosse per le scimmie che, abituate ai turisti, cercheranno di rubarvi il cibo. Armatevi di una bottiglia d'acqua e raggiungete le risaie circostanti, altrimenti noleggiate uno scooter e perdetevi nei dintorni nella città senza avere una meta. Vi consiglio di assistere ad uno spettacolo di danze balinesi e di portarvi a casa un bel souvenir di legno intagliato.
- I templi balinesi: se ne avete il coraggio noleggiate un motorino e preparatevi alle lunghe tratte! Ecco solo alcuni nomi: Ulu Watu, Tirta Empul, Tanah Lot, Maduwe Karang..e chi più ne ha più ne metta! Una piccola parentesi che riguarda il tempio più importante dell'isola, il Pura Besakih; i ragazzi all'ingresso hanno il compito di raccogliere le offerte per l'entrata, ma insisteranno per farvi donare anche il corrispettivo di 20 euro o più. Guardando il libro delle offerte infatti si può notare che hanno aggiunto zeri alle donazioni e, ad esempio, allungato i numeri 1 in modo che sembrino numeri 7. Oltre a questo scherzo, vi diranno che è obbligatorio avere una guida per entrare; neanche questo è vero! Le guide non sono ufficiali nè autorizzate e se non accetti di ingaggiarle e pagarle diventano molto insistenti.
- Un giro in motorino lungo la strada costiera a ovest: il traffico è limitato e la zona molto tranquilla; godetevi la vista del mare e dei venditori di pesce lungo la strada.
- Il villaggio di Tenganan: a nord est dell'isola, è un villaggio tradizionale balinese. Una volta raggiunto e pagata una piccola offerta, verrete accompagnati da una guida che vi farà da Cicerone sulla vita del villaggio. Vi porterà poi nella propria casa per vendervi prodotti di artigianato; dovete sapere infatti che qui vengono prodotte le lontar, foglie di palma essiccata sopra alla quale vengono incisi decorazioni incredibili. Inoltre viene intessuta una stoffa magica, che ha infatti il potere di proteggere chi la indossa dalla magia nera.
- Un pranzo, una cena, o entrambi, al Ne Warung, a Ubud: è il posto in assoluto migliore dove abbiamo mangiato (più e più volte!). Stretti tra i pochi tavoli presenti, in una location senza pretese, gusterete delle delizie della cucina tipica balinese con un tocco moderno; il cibo è tutto fresco e, poichè la piccola cucina è a vista, potrete vedere con che cura il cuoco si occuperà dei vostri piatti. Ecco il link su tripadvisor: https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g297701-d6210274-Reviews-Ne_Warung-Ubud_Bali.html.
TRASPORTO DA BALI ALL'ISOLA DI LOMBOK
Per spostarci da un'isola all'altra abbiamo raggiunto la città di Padangbai e preso un traghetto per il porto di Mataram; da lì un trasporto per Kuta di Lombok.
Nei primi giorni a Lombok abbiamo usato Kuta per visitare le spiagge e il sud dell'isola; dopodiché abbiamo preso un taxi che ci portasse alle cascate di Tetebatu, al centro dell'isola, e infine a Sengiggi.
Da qui, posto non molto interessante a meno che non vi piaccia particolarmente il dolce far niente, abbiamo preso il traghetto per le isole Gili, affascinati dalle lodi che tutti ne tessono.
Le isole sono effettivamente un piccolo paradiso per gli amanti del mare e delle immersioni; abbiamo alloggiato a Gili Trawangan, che è la più turistica ma quella più facilmente raggiungibile e qui abbiamo concluso il nostro viaggio.
IMPERDIBILE A LOMBOK:
- Kuta: a sud
dell'isola si trova questa località tranquilla popolata dai surfisti. Per
godervela al meglio noleggiate un motorino e raggiungete tutte le spiagge
nelle vicinanze; nel raggiungerle potrete godervi degli splendidi panorami
naturali.
- Una gita in barca a Gili Gede: a sud
ovest di Lombok si trova questo arcipelago ottimo per lo snorkelling; noi ci siamo rivolti ad Andra (ve lo consiglio davvero): 081 915768015.
- Le cascate di Tetebatu: non sono
facili da raggiungere, infatti noi abbiamo utilizzato un trasporto
privato. L'ingresso comprende una guida, la nostra non parlava inglese ma
ci ha portato ad alcune cascate nascoste non comprese nel giro, attraverso
percorsi scoscesi (a piedi nudi per non scivolare) e immersi nella natura.
- Le isole Gili: cercate di visitarle tutte e di fare snorkelling. Non mancherete di vedere tartarughe e magari anche..squali!
Dalle isole Gili abbiamo raggiunto l'aereoporto di Lombok e raggiunto Jakarta. Da lì siamo tornati a casa, pronti per il prossimo viaggio!
CONSIGLI PRIMA DELLA PARTENZA:
- Mettete in valigia dei vestiti traspiranti ma coprenti, per portare rispetto agli indonesiani di religione musulmana senza morire di caldo.
- Portate occhiali da sole e crema solare! Oltre ad un anti-zanzare e ad un sacco-lenzuolo.
- Cambiate i soldi una volta in Indonesia, direttamente in rupie indonesiane. Il cambio è più o meno di 1 euro = 14 mila rupie.
Ciao Ginevra!Post davvero bello, soprattutto per me che sto pianificando un viaggio toccando le stesse mete, avrei bisogno di chiederti qualche consiglio, posso scriverti in privato? Grazie mille
RispondiEliminaCiao Francesca! Molto volentieri, la mia mail è: ruggeroneginevra@gmail.com. Dai sfogo alle tue domande ;)
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