mercoledì 8 febbraio 2017

UNA SETTIMANA A ZANZIBAR FUORI DAI RESORT


Nelle vacanze di Pasqua, dopo aver affrontato un lungo inverno freddo, cosa c'è di meglio di una vacanza al mare? Purtroppo però "al mare" forse non rende bene l'idea di ciò che si può fare sull'isola di Zanzibar al di fuori dei villaggi turistici.
Stavamo cercando appunto un posto caldo che ci accogliesse per una settimana, e ci siamo imbattuti in un'offerta volo charter + hotel molto buona; confrontando i prezzi separatamente vi era una grande differenza, perciò ci siamo affidati a questo pacchetto e siamo partiti.
Per cercare di non passare la vacanza rinchiusi in un villaggio turistico, ne abbiamo scelto uno formato da 6 bungalow, piccolo e tranquillo, a Jambiani. Abbiamo anche scelto di escludere dal nostro pacchetto pranzi e cene, così eravamo liberi di spostarci senza limiti di orari.


Da Jambiani, un piccolo villaggio a sud-est dell'isola, si possono raggiungere tranquillamente tutte le restanti parti dell'isola, con il dalla-dalla quelle più vicine, o con un taxi privato per le più lontane.
Se invece vi piacciono le feste e stare in compagnia di altri viaggiatori, cercate un alloggio a nord; questa infatti è la zona più turistica poichè è l'unica dell'isola che non è influenzata dal fenomeno delle maree.

Il primo consiglio che vi do è quello di non alloggiare in un villaggio turistico vero e proprio, ma di uscire autonomamente alla scoperta di Zanzibar. Infatti non è affatto pericoloso girare soli, la gente del posto è accogliente e gentile. 
Il secondo, e il migliore, è di provare almeno una volta il dalla-dalla, il mezzo locale che usano gli abitanti dell'isola...a meno che non soffriate di claustrofobia! 
 Ecco delle foto:





Questi mezzi sono molto efficienti, compiono infatti delle tratte stabilite, e davvero economici per noi; caricano passeggeri all'infinito e, se vi va male, potreste trovarvi con qualche bambino in braccio! I turisti che si servono di questi mezzi sono pochi ed è una delle esperienze più autentiche che potete fare sull'isola. Aspettate sul ciglio della strada dove sapete che il mezzo compie la sua tratta, e prima o poi passerà; le persone che lavorano negli hotel sanno i numeri e le direzioni dei dalla-dalla, potete chiedere a loro.
Prima di partire abbiamo contattato una ragazza italiana che fa parte di un'associazione presente sull'isola, lei ci ha dato il contatto fidato di un taxista, Madebe; in realtà quest'uomo gestisce una compagnia di taxi e non vi accompagnerà lui personalmente, ma al vostro arrivo vi presenterà un suo collaboratore e durante il viaggio si assicurerà che vada tutto bene. Noi ci siamo affidati più volte a lui per i lunghi spostamenti e ve lo consiglio calorosamente. Ecco il suo numero di telefono, parla anche in italiano: 0255773033439.
I prezzi da lui proposti erano irrisori rispetto a quelli proposti dal nostro hotel, non fatevi fregare!
Come anche i prezzi dei tour proposti dal nostro alloggio erano davvero alti rispetto al costo degli spostamenti in autonomia. Perciò la parola chiave direi che è: fate tutto da soli!




IMPERDIBILE A ZANZIBAR:


  • Stone town: se la prima immagine che vi si forma nella mente pronunciando "Zanzibar" sono le spiagge e il mare cristallino, dovete conoscere anche la principale città dell'isola. Perdetevi tra i vicoli delle case colorate e conoscete anche la vita "metropolitana".



  • Jozani forest: raggiungibile con il dalla-dalla, questa foresta ospita una specie di scimmia presente quasi esclusivamente a Zanzibar, quella dei Colobo Rossi. Le guide vi porteranno all'interno della foresta in cerca di questi esemplari, raccontandovi la storia del parco naturale; a noi è stata affidata l'unica guida donna, lei ne è molto fiera e conosce la zona come le sue tasche.


  • L'escursione in barca all'isola di Mnemba: tutti sull'isola elogiano l'escursione del "Safari blu", ma questa è molto meno turistica, molto meno costosa ma soprattutto molto molto più bella! Spostatevi in autonomia e raggiungere il villaggio di Matemwe, recatevi al mercato del pesce e fatevi "adescare" da qualche barcaiolo che vi proporrà la gita sulla sua barca. Noi abbiamo pagato circa 15 euro a testa, perciò contrattate!! Il nostro marinaio ci ha portato sino ai pressi dell'isola privata e ci ha permesso di fare diverse ore di snorkelling; dopo di chè, e dopo un bel ringresco di anguria, ci ha portato in una zona al largo dove, grazie alla bassa marea, l'acqua cristallina arriva alle gambe. Non aspettatevi però di poter raggiungere l'isola, di fatti è permesso solo a chi pernotta nel suo costosissimo resort. Questa è davvero LA escursione da fare sull'isola di Zanzibar.



  • Una cena tipica con l'associazione WHY ONLUS: contattata dall'Italia, abbiamo organizzato una cena in una casa dei locali nel villaggio a Jambiani; abbiamo potuto assistere alla lunga preparazione delle portate: Fatima, seduta nel retro della sua abitazione, cucina tutti i giorni per la sua famiglia con una bacinella d'acqua, poche semplici materie prime e molte spezie. Dopo, finalmente, abbiamo mangiato tutti insieme (con le mani); è inutile dire che è stato il miglior pasto e tra le migliori esperienze del viaggio. Date un'occhiata al sito: http://www.whyinsieme.org/.




Prima di partire, imparate qualche parola e abituatevi al ritmo dell'isola con il video: https://www.youtube.com/watch?v=vUrVeRGo5IM,
buon ascolto e buon viaggio!!

venerdì 13 gennaio 2017

I TRUCCHI PER I VOLI MIGLIORI

Quante volte avete escluso un posto dalla vostra lista di viaggi papabili per via dell'oneroso costo del volo? Vi sorprenderà forse scoprire che esistono molti trucchi per risparmiare, vediamo quali..


Una delle prime cose da fare quando si cerca un volo è impostare la navigazione in incognito (potete impostarla nella parte alta a destra del vostro schermo): questa permette che non vengano salvati i cookies delle pagine che aprite, i quali altrimenti registrerebbero le vostre ricerche più frequenti facendo aumentare i voli per le destinazioni che guardate più spesso.

Ricordate che per l'acquisto delle tratte più lunghe, nel nostro caso quelle extra-europee, il periodo migliore per trovare un volo economico è 6-7 mesi prima della vostra partenza; per i voli più corti invece circa 3 mesi prima.

Impostate la lingua del luogo che volete raggiungere e cancellate la vostra localizzazione. Spesso i voli per gli abitanti dello stato costano di meno. Se avrete difficoltà con la lingua il computer vi offre la possibilità di avere una traduzione automatica.

Uno strumento molto utile, soprattutto se non avete una data precisa per la partenza, è il sito https://www.skyscanner.it/ che permette di trovare il prezzo migliore tramite numerosi siti senza dover inserire una data precisa; per esempio potete decidere l'opzione "tutto il mese" per vedere le partenze e gli arrivi di un mese specifico e fare l'abbinamento più economico, o anche "mese migliore" che vi analizzerà le partenze di tutto l'anno.
Il sito offre anche altri bei trucchi: si possono scegliere, per esempio, destinazioni multiple; ma, soprattutto se non avete ancora idee sulla destinazione, offre la possibilità di selezionare solo la partenza e scegliere il luogo di arrivo come "ovunque". Vi apparirà così l'elenco delle destinazioni in base alle date in ordine di prezzo.


Ecco per esempio cosa si riesce a trovare su skyscanner: un volo A/R a Luglio per Cuba a 457 euro a testa:



Ora che vi siete fatti un'idea di ciò che offre il web, spulciate qualche sito affidabile di errori di prezzo:
Le compagnie aeree a volte sbagliano il prezzo dei voli e questi siti vi offrono una lunga lista di esempi.


Un altro trucco, che richiede però un po' più di pazienza, è quello di entrare nel mondo delle miglia aeree; quando in aeroporto vi offrono la tessera della compagnia con la quale state per partire non pensateci un minuto e fatela diventare la vostra inseparabile amica. Queste tessere offrono la possibilità di acquistare miglia pernottando in specifiche catene alberghiere, acquistando oggetti dal loro sito e in molti altri modi.
 Andate su http://www.miles-and-more.com/online/portal/mam/it/homepage?l=it, che raggruppa la maggior parte delle compagnie aeree e richiedete la tessera.


mercoledì 4 gennaio 2017

INDONESIA: JAVA, BALI E LOMBOK

L'idea di questo viaggio è nata per caso, infatti proprio grazie al caso abbiamo scoperto che in Indonesia è più o meno sempre alta stagione, perciò il mese di Agosto sarebbe stato perfetto per la partenza.
La prima cosa da sapere prima di partire è che, avendo a disposizione solo un mesetto, non riuscirete mai a visitarla tutta e dovrete fare una selezione molto sofferta.
Noi, soprattutto per via dei prezzi, abbiamo scelto l'itinerario "classico": l'isola di Java, Bali, fino a Lombok, in poco più di tre settimane.


PERCHE' ANDARE IN INDONESIA?


  • La cultura: essendo uno stato enorme, non potrà mancarvi nulla da vedere nel vostro viaggio. Pur avendo percorso solo tre delle migliaia di isole indonesiane, ciò che più ci ha colpito è la diversità culturale tra un'isola e l'altra.
  • Il mare: tutti bene o male conoscono la bellezza delle spiagge indonesiane; ci sono luoghi dove sono fantastiche ed altri (solo un pochino) meno, ma varrà sempre la pena di fare un tuffo!
  • La gentilezza degli indonesiani: abbiamo sempre ricevuto una calorosa accoglienza durante la nostra esperienza. In alcuni luoghi, soprattutto a Java, la gente del posto vi chiederà di fare una foto con loro, come foste celebrità, che poi appenderà in casa fieramente. Vi capiterà magari (non è così raro) di imbattervi in una cerimonia matrimoniale per le strade e, chi lo sa, anche di essere invitati.
...In realtà i motivi per un viaggio in Indonesia sono tanti quanti le isole che la compongono, quindi partite senza nemmeno un ripensamento!





IL VISTO

Il visto per l'Indonesia vi sarà dato al momento del vostro arrivo gratuitamente, valido per 30 giorni e prorogabile per altri 30.


L'ASSICURAZIONE

Come per gli altri nostri viaggi, ci siamo affidati al sito Cowervise, pagando circa 40 euro in due. Ecco il link: http://www.coverwise.it/.


I VACCINI

Prima di partire è bene contattare l'ufficio vaccinale della vostra ASL, che vi consiglierà al meglio i vaccini in base alla vostra meta.
Per l'isola di Lombok ci è stato consigliato il Malarone, un farmaco antimalarico che può avere effetti sul nostro organismo poichè è molto forte, nonostante la sua efficacia non sia totale. Una volta in Indonesia ci siamo attenuti alle regole di base per evitare le punture di zanzare e abbiamo anche assunto il farmaco, ma con il senno di poi non lo riassumerei; sulla nostra strada infatti non abbiamo incontrato nemmeno l'ombra di una zanzara! E' sempre consigliabile in queste zone acquistare un anti-zanzare e utilizzare le zanzariere.


IL VIAGGIO




Abbiamo iniziato il nostro viaggio all'aeroporto di Jakarta, dopo aver volato con la Etihad Airlines. Costo del volo: 700 euro circa. Da qua siamo subito ripartiti con un volo interno acquistato da casa, direzione Yogyakarta. La nostra scelta è stata determinata dai lunghi spostamenti che collegano la capitale amministrativa, Jakarta, a quella culturale,Yogyakarta; inoltre per il tempo che avevamo a disposizione non ci sembrava valesse la pena di visitare la parte ovest dell'isola di Java.
Il volo che ci ha portati alla nostra prima vera meta era della Lion Air e  lo abbiamo comprato al prezzo di 45 euro circa a testa.

YOGYAKARTA-ISOLA DI JAVA





La città in sè di Yogyakarta, o come preferiscono gli indonesiani "Yogia", è una tappa imperdibile soprattutto per gli spettacolari templi di Prambanan e Borobudur.
Arrivati in aeroporto abbiamo preso un taxi per raggiungere la nostra homestay, che era fuori dal centro.



IMPERDIBILE A YOGYA:

  • I templi di Prambanan: distanti circa 40 minuti di autobus (1A da JI Malioboro). Una volta superato l'ingresso troverete due biglietterie, una per gli indonesiani e l'altra per i turisti (meglio non fare considerazioni sulla differenza di prezzo!). L'entrata ha un costo di 450 mila rupie indonesiane in due, circa 32 euro.
  • Borobudur: un po' più distante dai templi di Prambanan; noi abbiamo diviso un taxi con degli amici, pagando a tratta 125 mila rupie a testa, circa 1o euro. Il complesso è incredibile! Non dimenticarvi di portare dell'acqua con voi e..di farvi belli per le foto di gruppo che vi chiederanno i turisti indonesiani. Come per gli altri templi, troverete un ingresso riservato ai turisti occidentali e l'entratavi costerà 500 mila rupie in due.
  • Dintorni di Borobudur: alcune guide consigliano di visitare i villaggi nelle vicinanze di questi templi; noi abbiamo scelto, avendo poco tempo a disposizione, Nglipoh, che abbiamo raggiunto con il taxi; questo insediamento è famoso per la lavorazione delle ceramiche, in realtà abbiamo solo incontrato un piccolo agglomerato di case e tanti bambini o anziani che riposavano; se siete particolarmente affascinati dalla ceramica forse questo non è il posto adatto, ma sicuramente potrete vedere un angolo della vera Java. Se avete più tempo noleggiate una bici e vagate tra i campi lì intorno.
  • Il Batik: Yogya è la città del Batik e se volete portarvi a casa un souvenir tipico acquistatelo qui; solo cercate di scovare il posto giusto e meno turistico!




TOUR AL MONTE BROMO, IJEN PLATEU FINO A BALI


Un'altra imperdibile bellezza dell'isola javanese è sicuramente il monte Bromo, a est di Yogya; questo viene subito seguito dall'Ijen Plateau. Abbiamo raggiunto una delle vie di Yogyakarta dove ci sono le agenzie turistiche (JI Sosrowijaya, una laterale a JI Malioboro) e abbiamo scelto il tour più conveniente che ci portasse fino all'isola di Bali.
  
Ecco il programma, con gli altri tour proposti:





Prima di tutto vi confesso che è davvero valsa la pensa di fare questo tour e se tornassi indietro lo rifarei ad occhi chiusi.
 Abbiamo scelto l' agenzia più conveniente, la Jojia adventure. Siamo partiti alle 8.30 con pulmino da 12 persone, poi circa 13 ore di viaggio fino al nostro alloggio alla base del monte Bromo; nei nostri viaggi abbiamo alloggiato nei posti più particolari, ma questo decisamente è stato il peggiore in assoluto. Siamo arrivati troppo tardi e quindi non ci è stata servita la cena ed i "proprietari" erano un gruppo di ragazzi che sembravano (o erano) ubriachi; abbiamo inoltre dovuto cambiare camera due volte per via dell'acqua del bagno che non c'era; le coperte comunque non erano mai state lavate (in nessuna camera).
La mattina successiva ci siamo svegliati alle 4 e a siamo saliti sulle jeep per raggiungere il punto dove la vista dell'alba sul monte è migliore: uno spettacolo. Vi raccomando di portare una giacca anti vento e qualcosa di più pesante se vi è possibile. Riprese le jeep, abbiamo raggiunto la base del vulcano e poi la caldera a piedi. Il ritorno è stato per le 8 e un'ora dopo siamo partiti; era in programma l' arrivo al hotel per l' Ijen Plateau alle 5 pm, ma siamo arrivati con un'ora e mezza di ritardo.
 L' hotel si trovata in una vecchia casa coloniale ben tenuta, al centro del parco naturale, nel silenzio e nella tranquillità più assoluta. Sveglia all' una di mattina per vedere i blue fires, dopo 3 km di salita 45% di pendenza verso la caldera. E' stata un'esperienza trascendentale: tutta la salita nel buio più profondo e con l'unica luce dei cellulari, poi la discesa (un po' pericolosa) nella caldera. Un turista francese, ci hanno detto, ha perso la vita l'anno precedente al nostro viaggio. Abbiamo finito alle 7 e senza passare al hotel siamo andati verso il porto di Bali.
 I prezzi: comprensivo del trasferimento a Denpasar, 50€ a testa; ai quali però si è aggiunto il prezzo dell' ingresso al monte Bromo, pranzi e cene, e costo aggiuntivo di 150 mila rupie a testa per vedere i blue fires svegliandosi all' una invece che alle 4 am.
Devo inoltre aggiungere che la guida indonesiana è davvero pericolosa!




KUTA-ISOLA DI BALI


Arrivati al porto dell'isola c'era ad aspettarci, compreso nel prezzo, un pulmino sino alla città di Denpasar; a metà strada noi e dei compagni di viaggio siamo scesi e abbiamo contrattato con un taxista il trasposto sino a Kuta.
Volevamo dedicarci un po' alle famose spiagge balinesi, così ci siamo immersi nella parte tamarra e personalmente anche meno romantica dell'isola.
Non vi posso che consigliare di godervi l'acqua e l'atmosfera rilassata del posto dopo la tirata per visitare Java.


UBUD-ISOLA DI BALI



Siamo a questo punto del viaggio abbiamo fatto base a Ubud per una settimana, girovagando per l'isola con il nostro fidato motorino. Le distanze non sono poi così brevi, perciò se avete in mente di alloggiare in diversi posti di Bali è una buona idea. 
Quest'isola è stata protagonista di film, libri e sogni, infatti merita: la pace e il verde unico delle sue risaie, la gentilezza gente del posto e le offerte che troverete davanti alle case (attenti a non pestarle!!) vi rimarranno nei ricordi tra i vostri viaggi migliori.


IMPERDIBILE A BALI:
  • Ubud: la città simbolo dell'isola, piena di templi e adornata dall'architettura unica balinese è davvero romantica. Il nostro hotel dava proprio su una stradina chiusa al traffico e la mattina venivamo svegliati dalle signore del posto che andavano al mercato; infatti è proprio la mattina presto il momento migliore per visitarlo. Non perdete inoltre il Sacret Monkey Forest Sanctuary, dove sembra di essere in mezzo alla giungla..se non fosse per le scimmie che, abituate ai turisti, cercheranno di rubarvi il cibo. Armatevi di una bottiglia d'acqua e raggiungete le risaie circostanti, altrimenti noleggiate uno scooter e perdetevi nei dintorni nella città senza avere una meta. Vi consiglio di assistere ad uno spettacolo di danze balinesi e di portarvi a casa un bel souvenir di legno intagliato.
  • I templi balinesi: se ne avete il coraggio noleggiate un motorino e preparatevi alle lunghe tratte! Ecco solo alcuni nomi: Ulu Watu, Tirta Empul, Tanah Lot, Maduwe Karang..e chi più ne ha più ne metta! Una piccola parentesi che riguarda il tempio più importante dell'isola, il Pura Besakih; i ragazzi all'ingresso hanno il compito di raccogliere le offerte per l'entrata, ma insisteranno per farvi donare anche il corrispettivo di 20 euro o più. Guardando il libro delle offerte infatti si può notare che hanno aggiunto zeri alle donazioni e, ad esempio, allungato i numeri 1 in modo che sembrino numeri 7. Oltre a questo scherzo, vi diranno che è obbligatorio avere una guida per entrare; neanche questo è vero! Le guide non sono ufficiali nè autorizzate e se non accetti di ingaggiarle e pagarle diventano molto insistenti.
  • Un giro in motorino lungo la strada costiera a ovest: il traffico è limitato e la zona molto tranquilla; godetevi la vista del mare e dei venditori di pesce lungo la strada.
  • Il villaggio di Tenganan: a nord est dell'isola, è un villaggio tradizionale balinese. Una volta raggiunto e pagata una piccola offerta, verrete accompagnati da una guida che vi farà da Cicerone sulla vita del villaggio. Vi porterà poi nella propria casa per vendervi prodotti di artigianato; dovete sapere infatti che qui vengono prodotte le lontar, foglie di palma essiccata sopra alla quale vengono incisi decorazioni incredibili. Inoltre viene intessuta una stoffa magica, che ha infatti il potere di proteggere chi la indossa dalla magia nera. 
  • Un pranzo, una cena, o entrambi, al Ne Warung, a Ubud: è il posto in assoluto migliore dove abbiamo mangiato (più e più volte!). Stretti tra i pochi tavoli presenti, in una location senza pretese, gusterete delle delizie della cucina tipica balinese con un tocco moderno; il cibo è tutto fresco e, poichè la piccola cucina è a vista, potrete vedere con che cura il cuoco si occuperà dei vostri piatti. Ecco il link su tripadvisor: https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g297701-d6210274-Reviews-Ne_Warung-Ubud_Bali.html.






TRASPORTO DA BALI ALL'ISOLA DI LOMBOK


Per spostarci da un'isola all'altra abbiamo raggiunto la città di Padangbai e preso un traghetto per il porto di Mataram; da lì un trasporto per Kuta di Lombok. 
Nei primi giorni a Lombok abbiamo usato Kuta per visitare le spiagge e il sud dell'isola; dopodiché abbiamo preso un taxi che ci portasse alle cascate di Tetebatu, al centro dell'isola, e infine a Sengiggi.
Da qui, posto non molto interessante a meno che non vi piaccia particolarmente il dolce far niente, abbiamo preso il traghetto per le isole Gili, affascinati dalle lodi che tutti ne tessono.
Le isole sono effettivamente un piccolo paradiso per gli amanti del mare e delle immersioni; abbiamo alloggiato a Gili Trawangan, che è la più turistica ma quella più facilmente raggiungibile e qui abbiamo concluso il nostro viaggio.


IMPERDIBILE A LOMBOK:


  • Kuta: a sud dell'isola si trova questa località tranquilla popolata dai surfisti. Per godervela al meglio noleggiate un motorino e raggiungete tutte le spiagge nelle vicinanze; nel raggiungerle potrete godervi degli splendidi panorami naturali. 
  • Una gita in barca a Gili Gede: a sud ovest di Lombok si trova questo arcipelago ottimo per lo snorkelling; noi ci siamo rivolti ad Andra (ve lo consiglio davvero): 081 915768015. 
  • Le cascate di Tetebatu: non sono facili da raggiungere, infatti noi abbiamo utilizzato un trasporto privato. L'ingresso comprende una guida, la nostra non parlava inglese ma ci ha portato ad alcune cascate nascoste non comprese nel giro, attraverso percorsi scoscesi (a piedi nudi per non scivolare) e immersi nella natura.

  • Le isole Gili: cercate di visitarle tutte e di fare snorkelling. Non mancherete di vedere tartarughe e magari anche..squali!




Dalle isole Gili abbiamo raggiunto l'aereoporto di Lombok e raggiunto Jakarta. Da lì siamo tornati a casa, pronti per il prossimo viaggio!



CONSIGLI PRIMA DELLA PARTENZA: 

  • Mettete in valigia dei vestiti traspiranti ma coprenti, per portare rispetto agli indonesiani di religione musulmana senza morire di caldo.
  • Portate occhiali da sole e crema solare! Oltre ad un anti-zanzare e ad un sacco-lenzuolo.
  • Cambiate i soldi una volta in Indonesia, direttamente in rupie indonesiane. Il cambio è più o meno di 1 euro = 14 mila rupie.







sabato 31 dicembre 2016

VIETNAM

L'idea di visitare il Vietnam non è nata in modo molto fantasioso: spulciando varie guide dei paesi del sud-est asiatico ho fatto una selezione in base al tempo metereologico nel mese di Agosto. I risultati sono stati: Cambogia, Laos e Vietnam.  

Visto che eravamo appena tornati dal viaggio indonesiano, ho aspettato qualche mese..finchè non si è presentata l'imperdibile occasione di un volo per Hanoi al prezzo di 480 euro a testa!


Prima di tutto..PERCHE' ANDARE IN VIETNAM?

  • Il Vietnam, a sorpresa, offre diversissime attrazioni: partendo dal nord, ricco di villaggi di minoranze etniche e paesaggi mozzafiato, si incontra Hanoi, romantica e caotica capitale, ci si sposta sul mare dove le montagne carsiche formano il paradiso della Baia di Halong, patrimonio dell'UNESCO, e più in basso in pianura, dove i fiumi circondano formazioni carsiche suggestive; numerosissimi sono i parchi naturali vietnamiti, e molto diverse sono le esperienze che offrono, avendo un po' di tempo a disposizione. In centro vi è la lunga costa dove si incontrano città come Huè, vecchia capitale del regno, e Hoi An, un gioiello imperdibile vicino al mare. A sud vi è la famosa Ho Chi Minh City (conosciuta dai più come Saigon) e il delta del fiume Mekong, dove ogni mattina molti mercanti vendono frutta, verdura e molto altro dalle loro barche.
  • Può sembrare banale, ma la sua conformazione longilinea permette in 3-4 settimane di visitare da nord a sud, o da sud a nord, i maggiori punti di interesse.
  • Il cibo vietnamita, per i più golosi, è uno dei migliori del sud-est asiatico a detta di molti. Per quanto riguarda il mio parere..non posso che confermare!
  • Come tutti i paesi del sud-est asiatico, il Vietnam è molto economico; infatti per una camera in una homestay si possono spendere intorno ai 17 euro circa in due, per un pasto in media 2/2,50 euro a testa.
  • Gli spostamenti, in particolare per i luoghi più turistici, sono comodissimi: numerosi bus e treni notturni partono ogni giorno; per i viaggi più brevi vengono offerte ad ottimi prezzi spostamenti con diversi mezzi.
  • Il Vietnam è uno Stato molto sicuro per i viaggiatori e le viaggiatrici, in tre settimane di vagabondaggio non ci è mai capitato alcun inconveniente e le persone incontrate si sono rivelate molto disponibili (a volte per un guadagno, spesso per semplice gentilezza). Per quanto riguarda gli abiti per le signorine i vietnamiti sono abbastanza aperti, ciò però dipende anche molto dalla zona geografica. A sud infatti il paese ha uno stile di vita occidentale (naturalmente con un'identità vietnamita), un po' differente è la situazione a nord, dove sono più tradizionalisti.


Di seguito tutti i consigli per la partenza e l'itinerario. 

Partiamo dalle cose meno entusiasmanti e più pratiche:


IL VISTO


Contattando l'ambasciata vietnamita in Italia il prezzo per il visto valido un mese è di 100 euro a testa con ingresso singolo, o 110 euro con ingressi multipli. In realtà su internet vi sono numerosissime agenzie vietnamite che con 18 dollari a testa, chi più chi meno, vi inviano la richiesta di entrata vietnamita e, una volta raggiunto l'aeroporto, si fa una brevissima fila all'immigration desk (noi abbiamo aspettato circa 15 minuti) per ricevere il visto vero e proprio. Con voi, oltre alla richiesta compilata avuta via mail, dovrete avere 2 fotografie passport-size. Vi consiglio questo sito, che ho testato personalmente: http://vietnamvisapro.com/,affidabilissimo! 


L'ASSICURAZIONE


Come in ogni lungo viaggio l'assicurazione è sempre un must! Noi abbiamo optato per la Coverwise, con la quale ci siamo precedentemente trovati bene (è anche vero che non ci è mai capitato nulla di brutto...).
Con il costo di 40 euro a testa circa abbiamo trovato un'offerta con un ottimo rapporto qualità/prezzo, ecco il link: http://www.coverwise.it/.


I VACCINI

Prima di partire è bene contattare l'ufficio vaccinale della vostra ASL, che vi consiglierà al meglio i vaccini in base alla vostra meta.
Per il Vietnam ci è stato consigliato il Malarone, un farmaco antimalarico che può avere effetti sul nostro organismo poichè è molto forte, nonostante la sua efficacia non sia totale. Una volta arrivati ci siamo attenuti alle regole di base per evitare le punture di zanzare e abbiamo anche assunto il farmaco, ma con il senno di poi non lo riassumerei; sulla nostra strada infatti non abbiamo incontrato nemmeno l'ombra di una zanzara! E' sempre consigliabile in queste zone acquistare un anti-zanzare e utilizzare le zanzariere.

IL VIAGGIO



HANOI 

Il volo della Turkish Airlines ha raggiunto Hanoi nel primo pomeriggio, dove ci aspettava il nostro trasporto per l'homestay, queste sono state le uniche cose prenotate da casa. Per quanto riguarda il trasporto ci siamo viziati: per comodità abbiamo deciso di investire i nostri primi 10 dollari (a testa!!) in un taxi al posto di usufruire degli economici trasporti pubblici; invece abbiamo fatto un'ottima scelta per l'homestay 17 dollari a notte, trattati per mail, in una location centralissima. Questo è il link della pagina ufficiale http://www.hanoioldquarterhomestay.com/about-us/ e il mio commento su tripadvisor per non ripetermi: https://www.tripadvisor.it/Hotel_Review-g293924-d8299347-Reviews-Hanoi_Old_Quarter_Homestay-Hanoi.html.
Ed ecco la mappa del centro di Hanoi, nonchè il quartiere vecchio:





La città si può tranquillamente visitare a piedi, per raggiungere i luoghi più lontani come il mausoleo di Ho Chi Minh i più pigri possono però usufruire dei trasporti pubblici (compresi i tuk tuk!).





IMPERDIBILE AD HANOI:
  • Il Pho: la famosissima zuppa vietnamita è da gustare lentamente in una delle bancarelle in strada e a pochi dong vietnamiti. Quella di Hanoi è stata la più buona che ho mangiato!
  • Un pomeriggio intorno al lago Hoàn Kiếm: vi basterà fermarvi un attimo per essere raggiunti da persone di varie età (anche 8 anni!) che vogliono sperimentare il proprio inglese con i forestieri. Noi siamo stati braccati da una suora, un gruppo di bambini tra gli 8 e i 12 anni e vari adolescenti in poche ore. Inoltre,se questa sarà la vostra prima tappa, avrete la possibilità di scoprire una simpatica abitudine vietnamita che riguarda i parchi; infatti di sera, quando fa più fresco, queste zone si riempiono di ballerini e atleti di vario genere.
  • Il mausoleo di Ho Chi Minh: Ho Chi Minh è una figura fondamentale nella vita di ogni vietnamita, da nord a sud. Dopo la sua morte avrebbe voluto essere cremato e che le sue ceneri fossero distribuite a Nord, al centro e al Sud del paese..invece oggi lo troverete cremato dentro al suo mausoleo, circondato da guardie che dirigono il "traffico" di turisti, fanno mantenere il silenzio e controllano la decenza dei vostri abiti.
  • Il teatro delle marionette: un'arte molto pubblicizzata in città ma davvero divertente. Noi abbiamo visto lo spettacolo consigliato dalla guida, il Thang Long Puppet Theatre, al prezzo di 100mila dong a persona (circa 4 euro). Lo spettacolo è interamente giostrato da persone immerse nell'acqua, nascoste nell'ombra, e accompagnate da un'orchestra di musiche tipiche vietnamite.
  • Le strade del centro: perdetevi (assicurandosi di avere l'indirizzo del vostro hotel memorizzato da qualche parte) tra le strade del quartiere vecchio..ma attenti ai motorini!!

Un consiglio per una gita fuori porta: un tour giornaliero alla Pagoda dei Profumi, che vi ruberà una giornata intera. Noi l'abbiamo trovato al prezzo di 20 dollari circa a testa in una delle numerosissime agenzie di viaggio.



Un bus vi porterà al molo dal quale partono delle barchette a remi e dopo un paio d'ore immersi in questi splendidi scenari e nell'assoluto silenzio arriverete alla base di un percorso che porta alla famosa Pagoda dei Profumi e, se andrete in solitaria, in molti altri templi tra le montagne.





La Pagoda dei Profumi è un luogo sacro costruito all'interno di una grotta. Per quanto riguarda le decorazioni non è nulla di spettacolare, ma ai vietnamiti piace l'atmosfera che si crea dentro a queste formazioni naturali ed effettivamente è molto suggestivo.



TRASPORTO DA HANOI A SA PA

Vi sono due principali mezzi di trasporto per raggiungere più o meno comodamente Sa Pa, cioè il treno notturno ed il bus notturno. Noi abbiamo sperimentato l'uno all'andata e il secondo al ritorno.

TRENO NOTTURNO:
I treni partono dalla stazione di Hanoi, non lontana dal centro e facilmente raggiungibile a piedi; i biglietti sono acquistabili online, ma è decisamente più economico rivolgersi alla biglietteria della stazione o, per comodità, ad una delle agenzie del quartiere vecchio. In agenzia abbiamo trovato il prezzo di 18 dollari a testa, quando sul sito internet il prezzo era più che raddoppiato, per le cuccette da 4 posti. Ero un po' indecisa e dubbiosa sulla pulizia del treno, in realtà abbiamo dormito benissimo ma vi consiglio prima di tutto di acquistare un utilissimo sacco lenzuolo prima della partenza e poi di coprirvi bene perchè durante la notte l'aria condizionata del mezzo ha voluto dare il meglio di sè! Le cuccette dispongono comunque di coperte piuttosto pesanti. Una volta raggiunta la stazione di Lao Cai, cercate di evitare i vari taxisti e aspettate il bus che vi porterà fino a destinazione in 30/60 minuti. 
Vi sono altre possibilità per il treno, ovviamente più economiche: 
le HARD SEAT: sedili di legno non molto adatti per dormire durante la notte;
Le SOFT SEAT: le abbiamo utilizzate durante una notte, per raggiungere Huè da Ninh Binh, ma ne parleremo successivamente. I sedili sono comodi ed è proprio come dormire sulle carrozze dei nostri treni; è anche piuttosto divertente perchè sono pochi i turisti che scelgono questa opzione, così vi troverete alle 6.30 del mattino a conoscere le abitudini alimentari dei vietnamiti a colazione (pannocchie grigliate con salsa piccante,blea!!)
Le HARD SLEEP: le cuccette sono da sei posti ma il problema maggiore è che i materassi sono più sottili..a voi la decisione!
Il treno impiega circa 8 ore a raggiungere l'arrivo. Le partenze sono generalmente intorno alle ore 21.30.




BUS NOTTURNO:
Il bus notturno impiega molto meno tempo a raggiungere Sa Pa, circa 6 ore, ed è comodo per il fatto che raggiunge direttamente la vostra destinazione. In tutte le biglietterie viene ribadito il fatto che, pur arrivando molto presto in mattinata (magari anche le 4 e 30), l'autista permette di rimanere fino alle 6.00 a dormire sul mezzo fermo. La nostra esperienza è stata invece molto differente, infatti arrivati ad Hanoi da Sa Pa verso le 4.30 del mattino, siamo stati svegliati bruscamente e non molto gentilmente "cacciati" dal bus...
Volendo valutare la qualità del sonno, ci siamo trovati molto molto meglio a viaggiare con il treno.

Ovviamente queste tratte ci sono anche con partenze in mattinata, si perdono però molte ore di luce preziose.


SA PA




Sa Pa a mio parere è una tappa imperdibile..i motivi principali sono:

  • Il trekking: il consiglio migliore che vi posso dare è di recarvi nella piazza principale (Sa Pa non è una grande città, piuttosto un paesino) e di farvi convincere da una delle giovani ragazze della minoranza etnica Hmong neri a fare una camminata nella splendida valle lì vicino. Noi, avendo poco tempo a disposizione, abbiamo fatto un giro di circa 3 ore e mezza; non è un trekking difficile e i sentieri sono in gran parte molto agibili. Un'altra possibilità, per i più coraggiosi ma anche più furbi, è di fare un trekking di due giorni con la permanenza nella casa della vostra guida. L'igiene non è come quella di un hotel a cinque stelle, nemmeno di una homestay asiatica, ma sono sicura ne valga assolutamente la pena! Se non siete certi dell'affidabilità delle guide, vi consiglio quella che abbiamo trovato noi, Lan; ha 19 anni e sta imparando il mestiere di guida dalla madre e anche un ottimo inglese. 
telefono: 0976 10 44 35



  • Il mercato di Bac Ha: è un mercato che si tiene esclusivamente di domenica nella cittadina di Bac Ha, il secondo motivo per cui i turisti popolano questa zona. Infatti una delle particolarità del Vietnam è la quantità innumerevole di minoranze etniche che vivono nei villaggi e mantengono i propri abiti tradizionali da tantissimo tempo. In questo mercato troverete un arcobaleno di persone provenienti dai diversi villaggi che va a fare la spesa. Ve lo consiglio assolutamente, anche se il bus che partirà da Sa Pa può impiegare anche due ore in base alla condizione delle strade. Non trovando sufficienti informazioni riguardo i collegamenti pubblici tra queste due località, ci siamo affidati ad una classica gita proposta dalla nostra homestay, al prezzo di 15 dollari a testa.




Queste sono i tour proposti da tutti gli hotel della zona e la cartina della valle dove si fanno i trekking:




TRASPORTO DA SA PA ALL'ISOLA DI CAT BA

Non è stato facile. Abbiamo preso un bus notturno da Sa Pa ad Hanoi che, come ho raccontato sopra, ci ha scaraventati in città alle 4.30 del mattino. Avevo già però agito di furbizia e prenotato tramite la homestay della prima notte un trasporto dalla città all'isola (bus più traghetto più altro bus 15 dollari a testa in 2/3 ore); il proprietario, Luan, ci ha invitato a dormire sul divano della sua hall fino al momento della partenza, offrendoci la colazione e la possibilità di fare una doccia..fantastico! Soprattutto per le temperature e l'umidità raggiunta nel mese di Agosto nella zona. 


ISOLA DI CAT BA




A questo punto del viaggio avevamo dei dubbi su come visitare la baia di Halong, patrimonio dell'UNESCO. Potevamo scegliere una crociera di due giorni ed una notte, ma chiunque ci aveva detto che in realtà la permanenza sulla barca sarebbe stata di 24 ore e il prezzo minimo a testa per una bella esperienza sarebbe stato di 100 euro circa; così, non del tutto convinti, abbiamo pensato di raggiungere l'isola di Cat Ba, nella vicina baia di Lan Ha. Raggiunta la cittadina che si trova sull'isola viene voglia di tornare indietro all'istante; è infatti un po'..pacchiana. L'isola di Cat Ba è una meta per eccellenza del turismo vietnamita, ma ciò non vuol dire che non nasconda tesori.


IMPERDIBILE ALL'ISOLA DI CAT BA:

  • Una crociera giornaliera nella baia di Lan Ha e in quella di Halong, con la possibilità anche di fare kayak tra le formazioni carsiche che decorano il mare. Abbiamo pagato circa 15 dollari a testa, comprensivi del pranzo.



  • Il Cannon Fort: le maggiori guide turistiche ve lo consiglieranno per via dell'incredibile vista che si può godere da qui, in particolare al tramonto. Vi dirò che è un ottimo consiglio!!
  • Noleggiare un motorino: a differenza di molte località come Hanoi, quest'isola è un luogo piuttosto sicuro dove noleggiare, ma soprattutto guidare, uno scooter. Percorrete la strada principale che porta all'interno dell'isola, per godere della natura e raggiungere varie grotte, ma soprattutto il parco nazionale dell'isola di Cat Ba.


 Ed ecco l'elenco dei tour proposti dagli hotel dell'isola:



TRASPORTO DALL'ISOLA DI CAT BA A NINH BINH

Per questo spostamento, che comprende un bus, un traghetto e infine un altro bus, ci siamo affidati al nostro hotel sull'isola, il Thao Minh New Star Hotel, pagando intorno ai 12 euro a testa (5 ore circa).
Ecco, abbiamo fatto un grosso errore: il bus infatti, facendo finta di nulla, non vi porterà alla città di Ninh Binh come promesso, ma ad un preciso hotel, il The Long Hotel, che si trova a Tam Coc, dove partono le barche per il famoso tour tra le caverne. Visto che avevamo già prenotato una homestay nella città di Ninh Binh e soprattutto avevamo deciso di non pernottare a Tam Coc, pur essendo questa una località turistica, ci siamo non poco arrabbiati e abbiamo cercato di "occupare" il bus per ottenere un trasporto verso la meta reale; infatti avevamo letto sul sito della nostra homestay che a volte gli autisti del bus cercano di fregare i turisti in accordo con i proprietari dell'hotel sopracitato. I nostri tentativi non hanno raggiunto risultati e abbiamo condiviso un taxi fino alla città lì vicino.


NINH BINH

Ninh Binh non è una città turistica, ma viene utilizzata come tappa per raggiungere il vicino Parco Nazionale di Cuc Phuon, il molo delle barce per il tour a Tam Coc e gli splendidi panorami e templi nei suoi dintorni. Ciò che mi ha affascinato di Ninh Binh è proprio l'opportunità che offre di vedere come vivono davvero i vietnamiti quando non c'è di mezzo il turismo.


IMPERDIBILE A NINH BINH:
  • Noleggiare un motorino e girare tra le risaie senza meta. Dalla città sono raggiungibili numerosi punti di interesse, come la grotta-pagoda di Bich Dong, Hoa Lu e la pagoda di Bai Dinh.




  • Tam Coc: famoso quanto costoso per gli standard del posto. Non è l'esperienza migliore del viaggio ma è stato carino, soprattutto vedere come le barcaiole remano con i piedi.
Per quanto riguarda il Parco Naturale di Cuc Phuong: dalla città di Ninh Binh abbiamo prenotato un trasporto privato alla cifra di 950mila dong in due (circa 40 euro), che ci ha portato sino all'interno del parco e atteso fino al termine del nostro trekking. All'ingresso, compreso nel prezzo dell'entrata, vi è l'interessante centro dei primati a rischio, dove davvero hanno a cuore la salute degli animali e non fanno avvicinare molto i visitatori, assicurandosi un adeguato reinserimento dei primati nella foresta. Il parco è molto grande e al suo interno abbiamo utilizzato per gli spostamenti il taxi. Tra i percorsi proposti abbiamo scelto quello di 2 ore, molto suggestivo perchè immerso nella natura, ma forse un pò deludente poichè gli unici animali che abbiamo visto sono state le farfalle; in primavera il parco si popola di farfalle grandi e piccole, di ogni colore, nonostante fosse agosto ne abbiamo incontrate diverse.





TRASPORTO DA NINH BINH A HUE'

A Ninh Binh abbiamo raggiunto la stazione dei treni sperando di trovare posto nelle soft bed, decisi ormai ad evitare i bus notturni; purtroppo i posti erano finiti, così abbiamo optato, risparmiando, per le soft seat e non è stata una dormita tanto male! E' necessario avere un occhio in più per i bagagli perchè non si sa mai, ma nel complesso l'impressione che ci hanno fatto i treni vietnamiti è molto buona.

HUE'


 Questa città, ex capitale coloniale, esige un po' di tempo per essere visitata come si deve. Il mio consiglio è di noleggiare un motorino per spostarsi liberamente nella zona e raggiungere i suoi tesori.

IMPERDIBILE A HUE':
  • Sicuramente la cittadella imperiale: è davvero grande perciò non sottovalutate il tempo che volete dedicare a visitarla. Fa parte della storia vietnamita e, come il mausoleo dello zio Ho ad Hanoi, vale davvero la pena di vederla. La dinastia Nguyen la fece costruire in una posizione ritenuta propizia per l'equilibrio naturale, cioè orientata in direzione di un monte, Nui Ngu Binh, che dovrebbe ostacolare le energie negative.
  • Il distretto di Phu Cat: un po' nascosto e all'apparenza poco interessante, una volta al suo interno vi troverete in un'altra epoca; infatti le case sono rimaste ad un solo piano e tra di esse vi è solo uno stretto passaggio, occupato da donne che stendono i panni, bambini che giocano e signori che fumano.
  • I dintorni di Huè: a pochi chilometri della città sono disseminati i mausolei degli imperatori Nguyen. Ci è stato consigliato di acquistare il biglietto cumulativo al prezzo a testa di 280mila dong (circa 12 euro) che permette l'accesso solo ad un numero limitato di siti; è acquistabile in tutte le biglietterie dei mausolei.






TRASPORTO DA HUE' A HOI AN

E' uno degli spostamenti più brevi che abbiamo dovuto fare. Il vostro hotel o homestay vi offrirà sicuramente la possibilità di prenotare il bus che, al costo di 5 dollari a testa, in 2/3 ore vi porterà a destinazione. Arriverete in un parcheggio un po' fuori dal centro, ma niente paura: i taxisti sono lì ad aspettarvi! Con una cifra irrisoria abbiamo raggiunto la nostra Homestay in pochi minuti; altrimenti vi consiglio di scaricare le mappe del luogo sul vostro cellulare in modo da poterle utilizzare offline e in 20/30 minuti raggiungere il vostro alloggio, se in centro o nelle vicinanze.


HOI AN


Hoi An è la città romantica per eccellenza del Vietnam, gli edifici del centro storico sono conservati e mantenuti come lo erano anni fa, costruiti su massimo due piani. La città è stato un importantissimo porto per i commerci internazionali e nella storia ha subito diverse influenze, in particolare quella giapponese e cinese. Noi siamo capitati (per caso) proprio durante la festa della luna piena (il 14esimo giorno del calendario lunare, ogni mese), durante la quale i negozi limitano l'uso della luce artificiale e la sostituiscono con lanterne e signore e bambini vendono per strada piccole lanterne di carta da mettere nel fiume, esprimendo un proprio desiderio.
Vi consiglio di acquistare il biglietto cumulativo per visitare i siti più famosi: il tempio del ponte giapponese, uno dei musei, una delle tre sale delle adunanze, un'abitazione mercantile o una cappella di famiglia e infine il museo di artigianato locale.
Ecco la locandina:



IMPERDIBILE A HOI AN:


  • La città vecchia: perdetevi e acquistate qualche lanterna, souvenir tipico di Hoi an; se siete disposti anche a spendere molto più del solito, mangiate in un locale della città vecchia o (meglio) fermatevi in qualche bar a ripararvi dalla calura.
  • Il mare: non è certo un mare caraibico, ma a questo punto del viaggio potete godervi un meritato tuffo nell'acqua (non così tanto) fresca! La nostra homestay si trovata fuori dal centro, a metà strada tra le spiagge e la città vecchia, e dava la possibilità di noleggiare le bici gratuitamente; abbiamo dormito bene con un ottimo rapporto qualità/prezzo e avevamo un trasporto compreso nel prezzo (ed ecologico)! Se può interessarvi il link della homestay è http://halohomestay.com/en/.
  • Uno spettacolo alla Traditional House: è compreso nel biglietto cumulativo ed è davvero affascinante. Vedrete della ballerine con abiti tradizionali che si muovono elegantemente accompagnate da una band di strumenti musicali tipici.
Per quanto riguarda My Son: l'abbiamo raggiunto autonomamente in motorino; fortunatamente avevamo con noi le mappe offline, ma nonostante questo ci siamo persi, allungano la strada di diversi chilometri. Forse perchè avevamo percorso più di 50 km in motorino sotto il sole cocente, ma il sito non ci è sembrato così imperdibile, anche se alcuni reperti sono tenuti molto bene.






TRASPORTO DA HOI AN A HO CHI MINH CITY

A questo punto del nostro viaggio abbiamo deciso di acquistare un volo interno per saltare direttamente a Saigon. La scelta è stata presa a causa del poco tempo rimanente e abbiamo deciso di prediligere la zona del delta del Mekong. Il volo dell'ultimo minuto ci è costato circa 40 euro a testa con la compagnia Jetstar Pacific ed è durato un'ora e mezza.
Dall'aeroporto di Ho Chi Minh abbiamo preso un bus pubblico che esegue esclusivamente la tratta dall'aeroporto al centro in circa 40 minuti, il numero 86, al prezzo di 30.000 dong a testa (poco più di 1 euro).


HO CHI MINH CITY

La famosa Saigon è molto diversa dal Vietnam che avrete visitato fin ora: è una grande e caotica città, ma, anche se non siete appassionati del genere, vale comunque la pena di fermarsi un paio di giorni.


IMPERDIBILE AD HO CHI MINH CITY:
  • Il museo della guerra: molti ci avevano detto di non andare se non avessimo avuto lo stomaco forte, in realtà, a meno che non abbiate con voi bambini piccoli, a mio parere è una tappa davvero imperdibile per comprendere la cultura vietnamita dalla loro storia. Non aggiungo altro..andateci!!
  • la Bitexco financial tower: non è una meta culturale e vi costerà probabilmente un po', ma offre davvero un'ottima vista su tutta la città. Vi consiglio di raggiungere il bar invece che pagare l'ingresso di 8 euro a testa; noi abbiamo semplicemente pagato (tanto, circa 10 euro in due) le consumazioni. 
  • Attraversare la strada: un'esperienza mistica, ancora più difficile che ad Hanoi..provare per credere!




IL DELTA DEL MEKONG

A questo punto del viaggio il tempo era davvero nostro nemico e abbiamo dovuto prendere un'altra ardua decisione per un viaggiatore con lo zaino in spalla: fare un tour di tre giorni nel delta del Mekong. Infatti i tempi di percorrenza dei trasporti pubblici sono davvero lunghi e, non avendo molto tempo a disposizione, in solitaria non saremmo riusciti a raggiungere tutte le mete desiderate.
Così ci siamo affidati ad una delle migliori agenzie vietnamite, la Sinh Tourist, trovando anche degli ottimi prezzi.
Ecco il volantino dei tour proposti:













 


Ne è valsa la pena? Penso di sì, anche se tutt'oggi non ne sono ancora convinta. Noi abbiamo optato per il tour di tre giorni con ritorno a Saigon (40 dollari a testa); i luoghi visitati erano davvero interessanti e spesso non eravamo in grandi gruppi di persone. Però la maggior parte delle attività sono state svolte in mattinata, nel pomeriggio invece abbiamo fatto lunghi, lunghissimi tragitti per riuscire a compiere tutto il giro prefissato. Certo, siamo riusciti a vedere tutto ciò che volevamo, ma se avete un po' di tempo vi consiglio di arrangiarvi con i trasporti pubblici e viaggiare soli.
Ciò che è più tipico e affascinante sono avviamenti i mercati sul fiume mekog, il più famoso dei quali è quello di Can Tho.








Alla fine del nostra viaggio abbiamo preso un aereo della compagnia Vietnam Airlines (un po' più costosa delle altre ma affidabilissima) e siamo tornati ad Hanoi dove abbiamo salutato il Vietnam e siamo tornati a casa.









CONSIGLI UTILI PRIMA DELLA PARTENZA

  • Acquistate un sacco lenzuolo, vi potrà essere utile in qualsiasi viaggio e eccupa pochissimo spazio nello zaino.
  • Non cambiate i soldi una volta in Vietnam, il tasso di cambio è talmente sfavorevole che è più conveniente prelevare dai bancomat dong vietnamiti.
  • Se avete anche dollari vi conviene pagare con quelli le agenzie che propongono i propri tour in quella valuta.
  • Scaricate le mappe offline dei luoghi che visiterete sul vostro telefono, si renderanno sempre utili.
  • Ricordate che in Vietnam non esiste il copyright, perciò se cercate un'agenzia in particolare assicuratevi di conoscerne la via esatta. Agenzie famose come la Sinh Tourist sono copiate senza vergogna e potreste ritrovarvi ad avere un servizio scadente allo stesso prezzo di quello dell'agenzia originale ben quotata.
  • Se volete farvi un'idea più nitida delle vostre tappe, vi consiglio di visitare la pagina di questo strabigliante fotografo : https://www.facebook.com/Rehahn.Photography/?fref=ts.


Il costo del nostro viaggio per intero, comprensivo del volo, è stato di 1200 euro circa a testa.